Una ragazza la farà finita.

Una ragazza con un fucile

Una ragazzina di sedici anni sta di fronte al Capo, il suo fucile che le fuma ancora tra le mani. Lo guarda con aria interrogativa.

"Si, si grazie. Non so che cosa volesse questa vecchia da me."

"Posso chiederle un autografo, per favore?"

"Ce- certo ragazzina, come hai fatto a capire che si trattava di un'aliena?"

"Ho guardato il programma su come riconsocere un alieno su YouTumble. Sono diventata una mezza esperta."

Oh, sorprendente. Hai sparato davvero bene, sei brava. Come ti chiami?"

Ananke.”

"Ananke, che nome curioso per una ragazzina. Allora, vuoi un autografo?"

"Si! Potrebbe farmelo sul cadavere? Lo carico sulla carriola e lo porto dai miei amici, moriranno d'invidia!"

"Certo, certo, ecco qui, te lo sei meritato. Buon Giorno dell'indipendenza!"

A girl to end it, image by Gabriele manca, DMQ Productions, for Go back to the future.
Una ragazza la farà finita.

Solo un ometto

La ragazza da uno sguardo al Capo. Si, è la prima volta che se lo ritrova così vicino, dopo averlo visto affacciato ai balconi o in TV. Lo vede per quello che è, un ometto sudato. Sta ancora tremando, mentre si leva il sangue dalla faccia con un fazzoletto. Non lo ammetterebbe mai a voce alta, ma le fa pena. Tutto quel potere e si spaventa per una donna anziana.

"Un momento, l'aliena stava provando a togliere qualcosa dalla tasca, era un'arma?"

La ragazza si chiana a cercare nel cadavere con una faccia disgustata. In TV hanno detto che gli alieni portano malattie mortali.

Una lettera.

"Una lettera, signor Capo."

"Bene, bene, una lettera, che interessante. Passala pure a me e vai a giocare con il tuo cadavere. Oh e ancora una volta, buon Giorno dell'Indipendenza!"

La porta aperta mostra una scena grottesca: una ragazzina che prova a caricare un cadavere sulla sua carriola.

Il Capo inizia a chiudere la porta, mentre sul volto gli si dipinge un'espressione di terrore, che cresce man mano che termina di leggere la lettera. Le sue mani iniziano a tremare, che scherzo è questo?

Poi, capisce qualcosa.

Non c'è nient'altro, solo il terrore.

Lascia la porta aperta e corre.

Corri!

Corre come non ha mai corso in vita sua.

Corre veloce, la pancia che sobbalza.

Colpisce il mezzobusto del tiranno,che si rovescia e si spacca in mille pezzi. Nella stanza, la finestra è aperta e a terra ci sono delle orme infangate sul pavimento bianco.

Davanti a lui c'è la culla, vuota.

E il mondo diventa un incubo.

E il mondo diventa distante.

E il mondo puzza.

Pensava di essere il capo anche del tempo, ma quello fa ciò che vuole.

Cade in ginocchio e inizia a piangere. Disperazione, rabbia, confusione, come se stesse cadendo dalle nuvole. Come se fosse un alieno.

In caduta libera su una montagna di dolore e fango.

"Troppo tardi", pensa mentre i suoi pensieri sembrano perdersi.

"You stole our future!"

Urla una voce dietro di lui, carica d'odio.

Il Capo istintivamente prende in mano la sua pistola preferita, Valkyrie, dal cassetto. Non l'ha mai dovuta usare prima, non sa neanche come usrla. Si gira e vede l'alieno, un uomo coperto di sangue e fango. Victoria è tra le sue braccia, tranquilla.

Perché non piange?

L'alieno deve morire.

L'alieno deve soffrire.

L'alieno deve essere squartato.

Invece, l'alieno parla.

"Tu ci hai rubato il futuro e ora io rubo il tuo."

L'alieno deve morire.

L'alieno deve soffrire.

"Sparami, si sparami se vuoi. Questo è un piano secondario, speravamo avresti ascoltato almeno Vittoria. Quella donna ha fatto di tutto, pur di salvarti la vita e ora hai una scelta: la tua vita o la sua. Puoi scegliere di uccidere la tua cara Victoria due volte nello stesso giorno."

L'alieno deve morire.

L'alieno deve soffrire.

"Oppure, puoi toglierti la vita. Sta a te."

L'alieno deve morire.

L'alieno deve soffrire.

E improvvisamente, il Capo sa cosa fare. Punta la pistola verso l'alieno, sente di avere la soluzione in pugno, sente il grilletto sul dito e la pistola fredda in mano. L'alieno chiude gli occhi, aspettando lo sparo.

“Blam!”

Una fontana di sangue e frammenti d'osso satura la stanza. A terra rimane ciò che rimane del corpo del Capo Popolo, il cervello e il sangue che si uniscono a quelli della statua, a terra. 

L'alieno apre gli occhi, incredulo, non si aspettava un epilogo come questo. Il Capo è disteso a terra, morto e Victoria gli piange in braccio. Non sente che qualcuno si sta avvicinando, dietro di lui.

“Click.”

Dietro di lui arriva il suono di un fucile che viene caricato.

Si gira e vede una ragazzina di sedici anni, che imbraccia un fucile più grande di lei.

"Tu... tu sei un'alieno, vero?"

Non deve aspettare la risposta, sa come riconoscerli gli alieni.

"Si, sono un alieno, ma non devi farlo, puoi uscire adesso e il destino di tutti potrebbe essere differente. Lasciamo andare e..."

“Blam.”

Ora a terra stanno due corpi e Victoria non spette di piangere. E' quasi impossibile riconsocere Victoria, coperta da tutto quel sangue tra le braccia dell'alieno. Il futuro e il presente si scambiano il sangue e non si vede la differenza.

"Voi alieni siete tutti uguali. Ho fatto un punto extra."

Nella mano sinistra del Capo, c'è una lettera:

"Nonno, non uccidermi, per favore.

Fammi spiegare.

Sono la tua V., dal futuro."

La ragazzina sedicenne prende l'alieno e inizia a trascinarlo giù per le scale.

"Ritorna al futuro."

Mormora tra i denti la ragazzina, mentre dietro di lei Victoria continua a piangere.

Fine.

A girl to End it, image by Daniele Frau, Go back to the future.
La fine di Ritorna al Futuro, di Daniele Frau.

Questo era Una ragazza la farà finita, il finale di Ritorna al Futuro, storia scritta da Daniele Frau e illustrata da Gabriele Manca, Dmq Productions. Tutti i diritti sulla storia e sulle illustrazioni sono riservati ai rispettivi proprietari.

Speriamo che questa avventura sia stata di vostro gradimento.

Sei arrivato qui, ma non sai di cosa parli questa storia? Leggi di cosa si tratta il progetto Ritorna al futuro, qui.

Perché leggere è così importante?

The importance of reading, graphic by Daniele Frau.
L'importanza della lettura, grafica di Daniele Frau.

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