Il Giorno dell'Indipendenza
Che Giorno dell'Indipendenza
belle ragazze in intimo danzano per le strade, è il Giorno dell'Indipendenza!
Alla fine
Il Giorno dell'Indipendenza regala a tutte le famiglie il tempo necessario per chiacchierare davanti alle proprie televisioni. Infatti, tutto là fuori continua come se niente fosse. Tutti i media, sapendo quando sia importante formare un'opinione pubblica senza opinioni, decidono di pubblicare articoli come questi:
"Continua la pioggia di alieni. Il Governo ha deciso di firmare nuove leggi per prevenire un peggioramente della situazione."
"Marito uccide la moglie nei quartieri malfamati, poi la taglia a pezzi e butta i resti in giro per la città. Intervistato, dirà che pensava si trattasse di un'aliena."
Il Membro del Parlamento, Svanzoni ha dato le dimissioni dopo che la sua mozione è stata messa in minoranza.
"Ho chiesto solamente che si desse una possibilità a queste persone di decidere del loro destino. Ho pensato fosse giusto dargli una chance". ha affermato il Vanzoni nella sua ultima intervista.
Il Capo Popolo ha deciso di rispondere immediatamente:
"Non posso comprendere appieno la frustrazione del Membro del Parlamento ed ex ministro delle Infrastrutture e del Quieto Vivere . Dobbiamo considerare però quanto sia importante in un momento come questo l'attività ludica. La gente di questo meraviglioso Paese ha già sofferto abbastanza per via del coprifuoco, farli divertire un poco il Giorno dell'Indipendenza mi sembra proprio il minimo. Seguendo le regole, certamente, perché noi siamo sempre dalla parte della legge. Per questo motivo ho chiesto i pieni poteri, perché sono l'unico in grado di comprendere fino in fondo cosa vuole la gente."
"Sarà dunque legale uccidere gli alieni per le strade a partire da oggi e per tutta la durata del Giorno dell'Indipendenza. Chiunque uccida fuori dagli orari consentiti, sarà multato. E ora, una piccola guida su come riconoscere gli alieni."
La gente e il Giorno dell'Indipendenza
Prima di imbracciare il fucile e andare ad ammazzare gli alieni, la gente si mette a discutere delle nuove leggi nei pub e a casa propria. Come nel buon vecchio gioco del telefono, le informazioni rimbalzano dall'uno all'altro cambiando pian piano.
Sicuro di vincere le prossime elezioni, Il capo Popolo è seduto, rilassato nella sua poltrona nera. Davanti a lui, sul tavolo, c'è la statua di un tiranno morto tanti anni prima.
C'è una ragione per la quale ha lasciato il proprio gatto decidere del destino degli alieni. Incredibilmente, si tratta della stessa ragione per la quale il Capo non si trova fuori ad ammazzare gli alieni come il resto della gente. Sul suo grembo sta tutto ciò cui si sia mai davvero curato, il senso della sua vita. Una vita minuscola, una nuova nota nella musica oscena del mondo.
Victoria
Lei è l'unica creatura che sappia come prenderlo, l'unica che sappia capirlo. Forse perché comunica sbrodolandosi felice e a volte russa in un modo buffo e delicato che solo i neonati sembrano possedere. E poi sorride, con quel sorriso sdentato che si riflette nei sorrisi degli adulti intorno.
Non è cattivo
Come potrebbe il Capo Popolo spiegare tutti questi bei sentimenti ai membri di un Parlamento? Aiuterebbe delle anziane ad attraversare la strada, se potesse. Questo è il genere di persona che avete davanti. Un idiota, ma in fondo un idiota buono. Semplicemente, si è ritrovato tra le mani un potere più grande di quanto fosse in grado di sostenere.
Obviously, when you have such great power, you have to decide. You need to give answers and those answers have to be clear and confident. The Head doesn’t mind; he knows the rules and plays well. Where are his enemies right now? They’re probably too busy dying under a few meters of soil and concrete. That’s what they’re doing on this Independence Day!
“Pling, plong?”
D'improvviso, la porta richiama la sua attenzione. Oggi è il Giorno dell'Indipendenza, che cosa vogliono? Ci penseranno i servitori a vedere chi c'è alla porta.
“Pling- plong!”
Stavolta lo scampanellio sembra chiedere con più forza che qualcuno vada ad aprire. Oh, che stupido! Oggi ha concesso tre ore libere alla servitù, così che possano passarlo con le loro famiglie. Saranno in strada a dare la caccia agli alieni.
Continua a dimenticarsi quanto è generoso.
“Pling- Plong?! Pling- Plong!?”
"Ma come si permettono!"
Ora il Capo Popolo è alterato. Se continueranno a suonare in questo modo, sveglieranno la piccola Victoria. Che incivili, proprio nel Giorno dell'Indipendenza! Si alza dalla poltrona nera e posa delicatamente la bimba nella culla. La culla , rosa e bianca, inizia pian piano a muoversi. La "V" disegnata sul fianco ricorda le lancette di un orologio rotto.
“Pling- plong!”
D'un tratto, il Capo dimentica il suo lato romantico.
“Pling- Plong!”
"Parola mia, li uccido!"
Pensa, mentre scende le scale.
“Pling- Plong!”
"Oh, si li faccio a pezzi!"
Pensa ancora, mentre finalmente arriva davanti alla porta con la bava alla bocca. Spalanca la porta, furibondo.
"Per Benito, ma chi è?"
E la risposta sta di fronte a lui.
"Chi... chi è lei?"
Davanti a lui, muta, sta la figura di una donna anziana, vestita di stracci. Sembra avere quasi cento anni, ricoperta di sporco e sangue rappreso. Non sembra essere ferita, almeno non fisicamente. Ha questi occhi grandi, che sembrano ancora più grandi in quel corpo scheletrico. Lo guarda incredula, come se il Capo fosse una visione, un sogno.
"Tu... tu sei un'aliena, no?"
Un uomo così grosso, spaventato da una figurina così esile.
Lo scheletro
La signora anziana desidera parlare, ma tutte le parole che si era preparata così a lungo sembrano bloccate ora, mentre respira a fatica con una costola rotta. Sa che deve essere forte davanti a quello che viene chiamato il Capo Popolo. Hanno scelto lei per essere là, in quel momento. Ha passato le peggiori pene pur di essere là, di fronte a quell'uomo, per dirgli che...
“Blam!”
Uno sparo e il Capo chiude gli occhi, le orecchie che gli fischiano. La testa della donna è diventata una nuvola di coriandoli rossi, gli occhi impauriti sono scomparsi, la faccia cancellata dallo sparo. D'improvviso, si è trasformata in uno scheletro senza vita, con una macchia di sangue dove prima stava la testa. Una macchia come tante altre, che i servitori puliranno tra poco.
"Capo, sta bene?"
Questo era il Giorno dell'Indipendenza, continua a leggere come finisce Ritorna al Futuro, storia scritta da Daniele Frau e illustrata da Gabriele Manca, Dmq Productions. Tutti i diritti sulla storia e sulle illustrazioni sono riservati ai rispettivi proprietari.
Sei arrivato qui, ma non sai di cosa parli questa storia? Leggi di cosa si tratta il progetto Ritorna al futuro, qui.
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