Una lezione di vendita
Oggi parliamo di vendite
"Ragazzi e ragazze, in cosa consiste la vendita? C., prego."
Il ragazzo in seconda fila alza la testa, sicuro di sé.
"La vendita è un contratto, che porta un mediatore a rispondere ad una domanda, un desiderio del cliente, in cambio di un altro bene o servizio."
"Ottimo, ottimo come sempre."
La gratificazione arriva dalla voce sopra le mie suole, che poi continua.
"Ciò che imparate qui e ciò che farete là fuori, non è semplicemente vendere.
Noi diamo il nostro expertise ai nostri clienti.
Non pensate di essere semplici mercanti, ma cavalieri della tavola rotonda, giovani Colombo pronti all'avventura, leader, homines economici.
Siete i messaggeri del nuovo. Percepirete pian piano il mondo intero come un grande mercato, sarete uomini economici. Rischierete, se sarà necessario, usando il vostro istinto. Lentamente realizzerete che non solo siete coloro che possono prevedere una vendita, ma sarete la vendita stessa. Sarete la bilancia, l'ago persino. Voi siete il futuro. I vostri capelli ben pettinati e i vostri denti aguzzi lo testimoniano. Alcuni potranno obiettare..."
E qui la sala sembra chiudersi in un respiro prolungato, un silenzio riempito da spalle che si sollevano e si stringono per curiosità, nasi che si sporgono in avanti sui banchi di legno scricchiolanti.
... che il mercato è ormai saturo. Chi vuole comprare un'anima, oggi? Si dice che pian piano il mercato delle anime stia fallendo, perché ci sono troppi venditori e pochi acquirenti.
Io vi dico che sarete voi a deciderlo, andando là fuori e dando il meglio di voi. Voi siete affamati, siete quelli che domani si sveglieranno e vorranno di più, vorranno avere delle chiavi sul tavolo. Quelle saranno le chiavi dei cavoli vostri! Le chiavi per la vostra libertà."
A questo punto il discorso sembra prossimo al suo climax, qualcuno degli studenti inizia ad avere gli occhi lucidi. I più arditi accennano anche ad una applauso, bloccato sul nascere dalla stessa voce che continua.
"Per questo motivo i talent scout sono sempre in giro, per trovare risorse come voi. Carne fresca, gladiatori pronti a scendere in campo sfidando il mercato su un'arena zuppa di sangue. Non sarà facile, ma se siete qui è perché ne siete già consapevoli.
Questa è la Animae, qui siamo proiettati nel futuro e il futuro non sono curve morbide. Sono rette! Linee diritte, che se non passano sbattono, demoliscono, scavano.
Il progresso è un treno senza autista che corre. Alcuni di voi soffriranno nell'ascoltare la verità, non gli sarà facile rinunciare alla propria anima."
I banchi rumoreggiano, scricchiolano, braccia e gambe nervose riecheggiano con i loro movimenti di legno tra le pareti giallognole dell'Aula Magna dell'Università della Animae.
"A quelle persone paurose non appartiene il futuro, perché in fondo sono piccole persone aride, case anguste in cui il tepore della sicurezza non lascia spazio al freddo della verità. Un'anima ha bisogno di aria, finestre cui affacciarsi, orme grosse da calcare per farsi ricordare."
La platea, completamente rapita da quest'uomo dai baffi a punta, lascia che la bocca si apra e le mosche abbiano tempo per una piccola incursione tra le pareti dentate.
"Dunque, se i soldi sono ciò che fanno prosperare la società, il nostro lavoro sarà di far prosperare i soldi. Senza i soldi, senza i debiti, non c'è futuro di fronte a noi."
Gli studenti iniziano ad avere uno sguardo vacuo, sorridono come piccoli automi, ma la loro testa è altrove. Venti minuti. Quello è il tempo massimo di attenzione che il futuro della nazione è in grado di garantire. Sapevano che il corso di vendita era una delle più difficili da seguire.
Il fruscio di penne e quaderni sottrae spazio al silenzio della sala e risveglia i ragazzi dal torpore di un pomeriggio assolato. S. sa che deve fare presto, prima di perderli del tutto.
"Inizieremo dalla trasmigrazione delle anime. Dobbiamo avere un'idea di massima della provenienza delle anime, prima di poter continuare con la vendita vera e propria.
Sapete, fu una guerra in un Paese centrafricano che portò lo studioso U. a fare la scoperta che rimane il modello, la base di tutta l'Animisica. Il "Diario delle anime" è il punto di partenza da cui attingeremo tutte le nostre informazioni. Sarà il nostro testo di riferimento."
I tempi sono maturi per i saluti. Come sentendo intorno a sé un vuoto pneumatico di cervelli in fuga, S. conclude la lezione di vendita delle anime.
"Bene ragazzi e ragazze, per oggi è abbastanza. Andate a riposarvi, ci rivediamo domani mattina."
Il futuro della vendita esce dalla porta, mentre il presente inizia a mettere le sue cose dentro la borsa. Eccoci fuori dalla porta, giù dalle scale, dentro la metro e via a casa.
Casa.
La porta cigola, bisognerà metterci un po' d'olio. La cucina è sporca, bisognerà chiamare la signora delle pulizie. Il letto, quello è sempre ben fatto. In pochi minuti vedo le coperte color miele salire e scendere regolari.
L'uomo dai baffi a punta, il venditore e professor S., forse sogna numeri. O magari di qualcosa che non conosce ancora.
“Driiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiinnnn!”
La sveglia frastorna, ma fa aprire gli occhi perfino al coinquilino del piano di sopra. Ferma la sveglia, prepara il caffè, prendi la metro, sali le scale ed eccoti davanti le stesse facce del giorno prima. Oggi non ha bisogno di lavorare alle squadre di vendita, può dedicarsi solo alla lezione.
Speriamo che vi sia piaciuto questa lezione di vendita e che siate pronti per la prossima parte, dove vedrete per la prima volta la scatola delle anime.
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