La premiazione
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Il grande giorno
Numeri
Tre due uno
Numeri, Tempo
La sala è gremita
Cento, duecento
Numeri, persone
Il palco da cui sta per parlare il nuovo viso dell’azienda, non è tanto distante
Dieci, venti metri al più
Numeri, distanze
Così in mezzo a zeri e uno, i computer grandi e piccini fotografano, scambiano, sintetizzano in pochi caratteri vivendo anticipatamente l’evento che ancora non hanno fatto in tempo a vedere. Tutto ciò che accade è per una formula che unisce gli eventi. Una forma, oserei dire. I tre lati di un triangolo, come i mille di un cerchio imperfetto.
Numeri, lati
La figura
Così finalmente la figura umana con tutti i suoi lati, appare. Sembra a suo agio, pronto a ricevere ciò che da una vita sembra aspettarlo. La stretta di mano che lo renderà finalmente libero. Una notte intera a dormire il sonno
Dei giusti. Si ho dormito proprio bene
Tutti a chiedergli come sta, ad ammiccare prima che quella figura diventi eterea, intoccabile, capo. Prima che loro diventino solo numeri. Cammina dunque, mento alto e mente ancora più alta, al soffitto. Anche i piedi mi pestano con meno veemenza del solito, con un passo leggero, più aggraziato. Il pensiero va alla sua anima, che presto tornerà in suo possesso. Tutte le sue scelte, tutte le brutture cui ha dovuto assistere solo per immaginare questo momento. Quello in cui sarebbe tornato padrone di scegliere, in cui avrebbe potuto ricomprare la sua anima.
L’invisibile
Alcuni si scordano della propria anima, forse perché l’hanno sempre a disposizione. Altri, come S., non hanno mai smesso neanche per un istante di immaginare il ritorno a casa del loro spirito originario. Chissà quanto avrà sofferto, povera anima perduta. Dopo aver aperto gli occhi insieme, aver mosso i primi passi insieme, aver fatto l’amore e visto film e imparato a guidare. Poi in poche ore tutto era già finito. Se solo ci fosse un modo per spiegare alle anime quanto è complicato, perverso questo mondo. Quanto sia difficile sopravvivere in questa giungla che si nutre ancora bruciando dinosauri liquefatti.
Un applauso per S.!
Il visibile
Tutti in piedi al suo passaggio, sottolineando con sorrisi carichi di invidia ogni suo passo. Sperando, forse, che inciampi. Immaginando che qualcosa accada per fermare la corsa inarrestabile della pietra sulla montagna innevata. Che questa slavina, questo sommovimento sia fermato. Che qualcuno si accorga anche di loro, per diamine! Dei numeri umani che dopo tanti anni di lavoro ancora si perdono nello stesso frustrante punto di partenza. Ma nessuno di loro è S. Nessuno ha quella forza, quell’astuzia, quella conoscenza della anime e diciamo anche quella fortuna che solo i vincenti hanno. Tanti studenti, futuri numeri, facce conosciute che mormorano
È il mio professore, non ci posso credere
I padri
Le lacrime di una donna dai capelli scuri e dall’abito blu. Lo sguardo, saldo e immobile, di un uomo che potrebbe essere suo padre. Anzi, è suo padre. Al suo passaggio, muove impercettibilmente il capo in un cenno di assenso, un sorriso compiaciuto dei vincenti che vedono una nuova recluta entrare nei box. Ormai suo padre è Governatore, dunque non deve più chiedere ammirazione, gli è dovuta come da contratto.
Una stipula che si firma con la propria vita. Ormai è Governatore, potrebbe lasciare tutto e dedicarsi, che so, alla coltivazione di banane. O magari a crescere ed acculturare la sua stessa anima, quella per cui è stata spesa una fortuna e che ha ignorato ogni singolo giorno. Eppure, come detto, fa parte del suo contratto. Avere un’anima sola e darla in cambio di un potere che abbraccia tutti. Che conta i numeri senza dargli mai importanza.
La premiazione, finalmente
Eccoci sul podio, sul palco, per le foto di rito. Un sorriso smagliante, una giornata magnifica. Eppure qualcosa sembra andare storto. Improvvisamente tutti si girano dalla parte opposta, intenti ad urlare
Oh mio dio, chiamate un’ambulanza
Qualcuno venga qui, c’è un dottore in sala?
Tanti attori
Però non c’è nessun dottore. Come in un film alla tv, in cui attori si fingono qualcosa che non sono. Cosa sono dunque i venditori, se non attori che impersonano chiunque gli venga richiesto? Tutto è finalizzato alla vendita. Molti infatti, non sono interessati a salvare la vita del Governatore, ma a riprendere la scena con i loro cosi rettangolari. Altri, chiamano i giornali per dare la notizia in anteprima. Tutto si vende, anche l’anima, perché non la notizia del malore del Governatore?
Ce la farà?
Ecco finalmente l’ambulanza, tre infermieri scendono veloci e caricano il Governatore che ancora respira. L’appuntamento con la storia è rimandato, S. segue i paramedici fino all’uscita, poi torna indietro. Come in stato di shock, fissa la sua immagine sorridente, gigante che illumina dal muro la sala vuota e desidera solo evaporare da tutto questo.
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La storia avrà pubblicazione a cadenza settimanale. Tutti i diritti sulla storia sono riservati da Flyingstories.org e nella persona di Daniele Frau.
Tutte le grafiche sono eseguite a mano e in stili misti dall’artista Gabriele Manca, DMQ productions, che detiene i diritti sulle opere.